|
 |
|
 |
|
|
> Europa > Italia (IT) > Friuli Venezia Giulia > Trieste > TRIESTE
IL SECOLO DI ALDO BRESSANUTTI
INFO Evento |
Dove: | TRIESTE - Friuli Venezia Giulia Italia (IT) |
LocalitÀ: | Biblioteca statale Stelio Crise |
Quando: | Dal 13 Ott 2023 Al 6 Dic 2023 |
|
|
|
DESCRIZIONE:
Prende il via il 13 ottobre alla Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste la mostra
diffusa “Il secolo di Aldo Bressanutti” dedicata ai cent’anni del pittore. Altre
sedi espositive il Palazzo Municipale di Monfalcone e la Galleria Rettori Tribbio
di Trieste
S’inaugura venerdì 13 ottobre alle 18.30 alla Biblioteca statale Stelio Crise di
Trieste la prima tappa della mostra diffusa “Il secolo di Aldo Bressanutti”, che
trae origine da un’idea di suo figlio Furio, per festeggiare i cent’anni di età del
pittore Aldo Bressanutti e i suoi ottant’anni di attività artistica, che tutt’ora
prosegue. Realizzata in collaborazione con la Biblioteca statale Stelio Crise e
curata dall’arch. Marianna Accerboni, l’esposizione alla Biblioteca propone
un’ottantina di opere tra importanti oli di tema surreale e vedute di
Cittavecchia, testimoni di una Trieste che non esiste più, e acqueforti sullo
stesso tema. Un’ampia sezione della mostra esporrà documenti, foto,
cataloghi, calendari e libri illustrati da Bressanutti e varie testimonianze sulla
vita e l’opera dell’artista, accanto a piatti in ceramica realizzati in tiratura
limitata e numerati. Visitabile fino al 6 dicembre, la rassegna sarà sottolineata
da diversi appuntamenti collaterali.
Il 20 ottobre il Comune di Monfalcone renderà omaggio fino al 1 dicembre
all’artista, di famiglia triestina, nato per caso a Latisana nel 1923, ma vissuto
per molti anni a Monfalcone. Verranno esposti nel Palazzo Municipale fino al 1
dicembre 12 grandi oli raffiguranti le sue caratteristiche vedute d’interni, da
quelle degli esordi e della maturità, affastellate di oggetti e di ricordi, a quelle
più essenziali realizzate dagli inizi degli anni 2000 in poi.
Seguiranno due mostre allestite alla Galleria Rettori Tribbio, spazio espositivo
di riferimento dell’artista a Trieste: la prima dal 28 ottobre al 10 novembre e la
seconda dal 25 novembre all’8 dicembre, in cui verranno esposte,
complessivamente, una sessantina di vedute di interni.
L’artista sarà presente a tutte le inaugurazioni, con introduzione critica di
Marianna Accerboni.
L’anima surreale e la poetica intimista di Aldo Bressanutti
Voce solista del panorama artistico, - scrive Marianna Accerboni - Bressanutti
è capace di coniugare l’indagine del reale con il sogno introverso e metafisico,
eppure solare, e la tenerezza del ricordo, celata dietro cenni ludici e ironici.
Ogni sua opera è infatti venata di un’ironia più o meno accentuata, che
accompagna soprattutto la produzione surreale dell’artista, mentre, nel ritrarre
la realtà, il pennello si tinge sovente di una sfumatura poetica, non dichiarata
ma latente nel paesaggio, più solerte negli interni spesso autobiografici, che si
addolciscono in un originale racconto declinato dal pittore come un apparente
divertissement.
Asciutto, in apparenza disincantato, in realtà sensibilissimo, Bressanutti
traccia, in particolare nei suoi interni d’infanzia e di vita poverissima, un velo
costante d’intimismo, che rimane la sua cifra prima e bene s’intreccia alla
semplificazione delle architetture d’interni, da lui raggiunta ed esperita negli
anni Novanta. Pur spogliandosi degli eccessi e degli orpelli, rimane tuttavia in
questa nuova maniera del pittore la necessità di donare luce, freschezza,
nuova vita attraverso il ricordo, ad ambienti in cui la realtà doveva apparire
ben più cruda. È come se Bressanutti vi ambientasse e cercasse di raccontare
– a noi e a se stesso – una favola a lieto fine, in cui la matrice intimista ben si
sposa con la vena surreale, che rende, come nelle fiabe e nei cartoons, tutto
possibile al di là e al di fuori, al di sopra appunto, del reale. Come scopersi
anni fa – eravamo agli inizi del 2002 – quando l’artista mi fece vedere delle
strabilianti opere surreali, che per la loro originalità mi fecero conoscere un
Bressanutti inatteso.
Seguì una mostra, dedicata quasi esclusivamente a questa sua linfa
espressiva, che riscontrò grande successo. E pensare che la tematica
surrealista, realizzata prevalentemente tra la metà degli anni Cinquanta e gli
anni Settanta da un artista autodidatta, che non conosceva il grande filone
della pittura surrealista belga e francese, fu poi abbandonata dall’autore nel
timore che l’accusassero di aver copiato. Per essere però ripresa quindi con
nuovo vigore ed entusiasmo tra il Duemila e il Duemila e dieci.
La mostra lascia molto adito a questo interessantissimo filone della sua
inesauribile, sorridente creatività e rappresenta la conferma della grande
passione di Bressanutti per il suo lavoro, - conclude Accerboni - che l’ha
portato a realizzare un numero vastissimo di oli, disegni, incisioni, tempere,
tecniche miste, pitture su ceramica e illustrazioni, qui testimoniate traendo
spunto dal quotidiano ma anche dalle profondità più inaccessibili
dell’inconscio.
Aldo Bressanutti (Latisana, 31 ottobre 1923) inizia a dipingere da
giovanissimo. Del tutto autodidatta, riprende definitivamente l’attività pittorica
nel 1947, realizzando sia opere d’ispirazione narrativa, che lo rendono fin dagli
inizi molto popolare, sia, subito dopo, lavori di gusto surreale. Ha esposto in
importanti e numerose rassegna personali e collettive in Italia, Inghilterra,
Germania, Canada, Australia, Spagna ecc. Negli ultimi decenni è stato
presente con le sue opere in varie città italiane ed estere, da Roma a Milano e
Genova a Berlino, Toronto, Melbourne, Tenerife, Düsseldorf, Londra, Berna
ecc., suscitando sempre molto interesse e curiosità e conseguendo notevole
successo. I suoi quadri si trovano in collezioni private in Italia e all’estero.
Ha realizzato sei volumi dedicati a Trieste, al Friuli Venezia Giulia, all’Istria e a
Muggia (quest’ultimo in collaborazione con Italico Stener) con testi, tra gli
altri, di C. Bergamini, L. Lago, L. Padovese, A. Seri e S. Tavano, illustrando tali
luoghi con oltre 1500 tra grafiche, disegni e dipinti e fermandone con taglio
indelebile ed efficace la memoria. Ha anche dipinto più di 1500 opere a olio.
Nel 1998 la casa editrice Lint di Trieste ha pubblicato una monografia a
compendio di cinquant’anni della sua attività artistica.
È autore di numerose copertine di libri di varia cultura, di riviste d’arte e di
manifesti. Di particolare interesse appaiono le illustrazioni d’impronta surreale
ideate nei primi anni Settanta per le copertine di alcuni volumi di fantascienza
e la realizzazione, sempre in stile surrealista, del manifesto per la prima
edizione del Festival della Fantascienza, svoltosi a Trieste nel 1972.
Nell’anno accademico 2004/ 2005 Annalisa Ameruoso si è laureata in Lettere
Moderne con indirizzo storico-artistico alla Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Trieste con una tesi intitolata “Profilo di Aldo Bressanutti”,
nella quale viene tra l’altro ricostruita la laboriosa genesi di un suo dipinto a
olio.
DOVE: · Largo Papa Giovanni XXIII, 6 · 34123 Trieste
QUANDO: 13 ottobre – 6 dicembre 2023
ORARIO: da lunedì a giovedì 8.30 - 18.30 / venerdì 8.30 - 13.30 / festivi
chiuso
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì
INFO: +39 335 6750946
|
|
|
|
 |
|
 |
 |
|
 |
|
TRIESTE |
|
Hotel, Bed & Breakfast, Agriturismo, Ristorante/Pizzeria, Camping/Villaggio, Casa, Foto, Eventi, Guide Turistiche, Diari di viaggio, Escursioni e Tours, Musei, |
|
|
 |
|
 |
|
|
|